Le mutate condizioni climatiche degli ultimi giorni, l’abbassarsi delle temperature e l’accensione dell’impianto di riscaldamento impongono naturalmente di riconsiderare parzialmente, adeguandole, le disposizioni organizzative relative all’areazione dei locali scolastici.
Già la nota dell’Ufficio Scolastico Regionale ANNO SCOLASTICO 2020/21 E COVID-19. MATERIALI PER LA RIPARTENZA. - 19 - L’adeguata areazione naturale dei locali scolastici del 9 settembre 2020 ricordava quanto segue: La necessità del ricambio d’aria di cui sopra, rende necessaria una considerazione in ordine al riscaldamento. E’ ovvio che il continuo ricambio di aria naturale comporterà la significativa diminuzione della temperatura interna ai locali scolastici. Pur avendo avuto negli ultimi anni inverni miti, l’Emilia-Romagna presenta un clima continentale, con estati molto calde e inverni che possono essere anche molto rigidi. Segnalazioni sono giunte in passato di locali scolastici freddi. Necessario quindi che per il prossimo periodo invernale, ove necessario, le Scuole si attivino con gli Enti Locali ai fini della regolazione degli impianti di riscaldamento e della permanenza confortevole di alunni e personale, anche in presenza di numerosi ricambi d’aria.
Ferma restando la sempre positiva interlocuzione con il Comune di Forlì, nel particolare contesto di questa stagione autunnale e invernale in emergenza CoVId-19, considerato l’arrivo del freddo, ci si atterrà, in applicazione della presente circolare, alle seguenti disposizioni organizzative in merito all’areazione dei locali dell’Istituto, che tengono conto delle indicazioni dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) nella pubblicazione SCUOLA IN CLASSE A -Istruzioni per l’uso (https://www.efficienzaenergetica.enea.it/pubblicazioni/scuola-in-classe-a-istruzioni-per-l-uso.html) :
1. 1 Conferma, come già avviene, dell’arieggiamento il mattino, prima delle lezioni e dell’apertura degli uffici (a cura dei collaboratori scolastici), con apertura delle finestre delle aule per iniziare con una qualità dell’aria uguale a quella esterna. All’inizio della prima lezione mattutina, dopo l’arrivo del docente in servizio, le finestre dell’aula dovranno essere chiuse. Nel corso della giornata scolastica, per non meno di 5 minuti, con qualsiasi tempo, le finestre dovranno essere aperte ad ogni cambio di insegnante o di ora, durante l’intervallo, e comunque ogniqualvolta se ne ravviserà la necessità: l’insegnante in servizio e gli alunni avranno cura di aprire e chiudere le finestre. Al termine delle lezioni, durante la pulizia dell’aula, il collaboratore scolastico in servizio arieggerà l’ambiente. Si fa presente che, come sottolineato nel documento dell’ENEA sopra menzionato, durante l’inverno la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno riduce il tempo necessario per il ricambio dell’aria, per il quale, con le finestre con apertura a ribalta come quelle presenti nel nostro edificio, si stimano necessari dai 4 ai 6 minuti;
2 bis. Quanto detto al punto precedente si applica per gli uffici e i locali tecnici o laboratori al cui arieggiamento nel corso dell’attività provvederanno rispettivamente gli assistenti amministrativi gli assistenti tecnici;
3. L’arieggiamento deve avvenire sempre aprendo le finestre completamente;
4. Per rinnovare l’aria più velocemente, occorre che nel momento in cui restano aperte le finestre dell’aula, lo siano anche la porta della medesima e le finestre del corridoio.
Al di là del ruolo specifico dei collaboratori scolastici, tutte le componenti della comunità scolastica partecipino e cooperino a che avvenga costantemente l’apertura e la chiusura delle finestre. Per gli studenti si tratta di un’occasione per dare concretezza, nel suo primo anno di attuazione, al nuovo impegno dell’educazione civica.
Forlì, 15 ottobre 2020
Il Dirigente Scolastico Prof. Marco Molinelli