Il protrarsi della sospensione delle attività in presenza motiva ancora di più nel proseguire con la didattica a distanza. Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 all’art. 1 lettera g) recita a tal proposito: “I Dirigenti Scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”.
Già all’inizio della prima settimana di inattività ho invitato i docenti a servirsi di una tra le tante modalità a loro disposizione: in primo luogo il registro online – sezione didattica, nella quale sono messi a disposizione degli studenti da parte dei loro docenti file di varia estensione con documenti di approfondimento, schemi di lezioni, eventuali compiti. Oltre al registro online, ricordavo, possono essere utilizzate altre modalità, in continuità con quanto già sperimentato nei mesi o negli anni scolastici precedenti con le proprie classi.
So che tanti docenti, in questi giorni, hanno avuto modo, attraverso queste diverse modalità, di assegnare compiti, indicare letture, postare file ai loro alunni, cercando in questo modo di tenere viva la relazione didattica. Lunedì scorso abbiamo poi prontamente aderito, come tante altre scuole in Italia, all’offerta Spaggiari delle Aule Virtuali e delle Lezioni in Streaming.
Da ieri, poi, è disponibile per la nostra scuola senza costi per gli utenti (docenti e alunni) anche Google Suite e in particolare, all’interno di questa, la risorsa denominata Meet che consente lo svolgimento in modo agevole e fluido delle lezioni in streaming, permettendo l’interattività anche mediante il cellulare (gli studenti usano prevalentemente quello). Il prof. Giano ha preparato una guida a Google suite -Meet che online mette a disposizione di tutti i colleghi.
Gli studenti con loro le famiglie hanno ricevuto già all’inizio della scorsa settimana l’invito a presidiare il registro elettronico per tenersi informati sulle attività proposte dai docenti e a svolgerle. Il Comunicato pubblicato ieri sul sito con il quale si è annunciato il prolungamento della sospensione delle attività didattiche ha nuovamente ribadito l’invito. La scuola sotto questo aspetto è stata chiara. Mi viene riferito che in tanti stanno rispondendo positivamente, pur evidenziando una criticità su cui più avanti tornerò.
E’ evidente che l’esperienza del Coronavirus ci impegnerà, passata l’emergenza, a studiare e adottare per il futuro un unico sistema di didattica a distanza, condiviso da tutto il corpo docente e al cui utilizzo, anche ai fini della valutazione, quando questi lo riterranno (e non necessariamente in momenti straordinari come quello che stiamo vivendo), gli studenti debbano essere tenuti da una specifica previsione del PTOF. Tuttavia, oggi, nel nostro Liceo, come nel 99% delle altre scuole della Repubblica, questo non è possibile, sia per l’assenza del puntuale riferimento nel PTOF appena ricordato sia per la mancanza di una specifica, robusta e universale formazione del personale docente.
Mi sembra dunque opportuno ribadire che è preferibile che ciascun insegnante scelga la modalità che allo stato attuale domina meglio e che magari ha già in uso e consuetudine con i suoi studenti. I docenti che hanno bisogno di assistenza possono rivolgersi, come sopra ricordavo, (attraverso la sezione messaggi presente nell'aula virtuale Aula docenti o via email: donato.giano@morgagni.cloud ) al collega Giano, nostro animatore digitale, che saprà indicare a tutti le modalità più adatte a ciascuno di loro in relazione al grado di dimestichezza che hanno con il digitale. Alla luce del prolungarsi della sospensione didattica, e di fronte alla prospettiva di un’eventuale ulteriore proroga, tutti i docenti devono dunque avvalersi di una modalità di didattica a distanza per tenere viva la relazione con i propri studenti.
Penso inoltre che, qualunque sia la modalità di didattica a distanza scelta, così la più evoluta come la più elementare, occorra non perdere di vista il senso della misura. Capita spesso, nel vivo esercizio della didattica in presenza, di sentire gli studenti lamentarsi, perché, nella medesima giornata o settimana, si accavallano una miriade di interrogazioni o di prove scritte; non vorrei, che, complice la didattica a distanza, venissero riversati sulle piattaforme o canali digitali quantità di materiali, indicazioni, compiti, link e letture varie, tali da provocare ansie, preoccupazione, agitazione nei ragazzi e nelle famiglie. Misura giusta dunque di materiali, ma soprattutto interazione con gli studenti che giustamente (è questa la criticità che mi è stata riferita da uno di loro) “non sono scatole da riempire”. Un appello particolare, a detta moderazione, lo rivolgo ai docenti che, pur in presenza di un’interruzione anche di tre settimane, ritengano con il ritorno a scuola di poter ricominciare la loro attività senza insormontabili difficoltà. Credo che, qualunque sia la piattaforma o modalità digitale da ciascun docente utilizzata, se tutti, comunque, nel registro elettronico e nella bacheca del medesimo lasciassero indicazione del lavoro svolto on line o dei compiti assegnati, l’obiettivo della giusta misura della didattica online potrebbe più facilmente essere raggiunto. Circa la possibilità di svolgere o ricevere online verifiche, eventualmente anche al fine, in questo periodo, di verificare il superamento delle situazioni di carenza formativa evidenziate in sede di scrutinio del primo quadrimestre, lascio a ciascun docente la responsabilità, nel rispetto della sua autonomia professionale, di decidere se farvi ricorso.
Ritengo poi che, al rientro a scuola, i docenti debbano assolutamente tenersi lontani dall’obiettivo di recuperare in fretta e in furia il tempo perso, pensando comunque sia di affrontare tutto quello che non si è potuto fare e quanto ancora manca per arrivare alla mèta programmata all’inizio dell’anno scolastico. Se ne prende atto con tranquillità e buon senso e si conclude l’anno, mettendo nel conto che ci saranno argomenti rinviati al prossimo e, per gli studenti di quinta, al loro personale desiderio di apprendere da esercitare, in piena autonomia, quando non saranno più studenti di questo Liceo. L’esame di Stato, già in una situazione normale, si conduce su quanto definito nel documento del 15 maggio; in questo anno così straordinario le Commissioni, specie nella componente esterna, saranno sicuramente istruite e orientate dal Ministero al rispetto scrupoloso di quanto deliberato dal Consiglio di Classe.
Un ultimo accenno alla possibile attività a distanza con i ragazzi disabili. Per quelli tra loro con gravi o gravissime disabilità, credo che la migliore modalità sia quella di un contatto, magari telefonico o via email da parte dei docenti di sostegno che faccia sentire alle famiglie che la scuola si cura costantemente di loro. Per tutti gli altri meno gravi ma che pure seguano una programmazione o differenziata o per obiettivi minimi chiedo ai docenti di sostegno di operare perché possano essere coinvolti nel maggior numero possibile di attività proposte ai compagni di classe.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Marco Molinelli
Il documento è firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 s.m.i.
e norme collegate e sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa